C’era una volta l’Hotel delle Colline a Muro Lucano.
State tranquilli, c’è ancora. Moderno, accogliente, ospitale e con gli stessi sapori del passato.
Lo chef Pietro Ciaglia è sempre sulla breccia, anche se la gestione è passata al figlio Domenico.
Dico “C’era...” perché la storia dell’Hotel delle Colline inizia molti anni addietro.
La tradizione culinaria si è tramandata di generazione in generazione.
Agli inizi degli anni ‘40 il nonno Gerardo si recava quotidianamente nella fattoria di famiglia dove era dedito alla coltivazione di frutta e verdura e all’allevamento di polli, maiali, agnelli e conigli che in seguito venivano cucinati dalla moglie Vincenza.
La nonna Vincenza, quando ancora non esistevano ristoranti a Muro Lucano, preparava gustosi banchetti nuziali presso abitazioni private.
Intanto si apprestava a fiorire una seconda generazione.
All’età di 14 anni, il giovane Pietro Ciaglia, inizia ad apprendere l’arte culinaria nello scenario del convento dei Cappuccini di Muro Lucano e di altri conventi lucani.
Negli anni successivi Pietro frequenta prestigiose strutture ricettive in giro per l’Italia dove perfeziona l’arte della buona cucina.
Diventa inoltre maestro di cucina nei corsi convittuali alberghieri nelle province di Torino, Alessandria, Parma, Teramo e Salerno e poi all’istituto superiore alberghiero di Potenza.
La sua professione lo porta nel 1962 a bordo della maestosa nave da crociera Leonardo da Vinci per insegnare l’arte agli aspiranti cuochi di bordo.
Qualche anno dopo è costretto a rifiutare un prestigioso contratto di lavoro come chef, offertogli da una nota compagnia di crociera, perché nel 1966 fonda, insieme alla moglie Pompea, l’Hotel delle Colline, il primo ristorante a Muro Lucano, inizialmente in via Appia all’ingresso del centro abitato.
Il nome “Hotel delle Colline” deriva dalla collocazione geografica del paese, arroccato su uno sperone roccioso a 650 m s.l.m. .
Pietro mette in mostra la sua fantasia partecipando a numerose gare gastronomiche. Fra gli anni '60 e gli anni '90 miete numerosi successi a livello nazionale ed internazionale.
Insidia i piani alti al “Cuoco d’Oro“, all’ ”Oscar della Cucina Italiana”, al “Nastro Verde d’Europa”, al premio nazionale “Nuova Zelanda”, alla “Maratona Drink”, al premio “Fisar”, al “Maestro della Buona Tavola”, al “Collegium Cocorum”, al premio “Centro Italiano Dusseldorf”, al premio “Basilicata”, al “Cuoco professionista europeo”, all’”Oscar della cucina della Basilicata”, al premio”Ente Fiera Vicenza”, al “Leone d’Oro”, al premio “Gastronomia Italiana nel Mondo”, al “Festival della cucina tradizionale”, e in molte altre competizioni.
Il 27 Dicembre 1975 gli viene riconosciuto, dal presidente della Repubblica Giovanni Leone, l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica.
Il premio lo inorgoglisce tanto che diventa Cuoco d’Oro Internazionale 85’-86’, presentando l’agnello al campo verde, pietanza da lui ideata per l’occasione.
In seguito al distruttivo terremoto del 1980, l’Hotel delle Colline si trasferisce in via Belvedere, tutt’ora sede della struttura. Qui l’hotel gode di una magnifica vista sull’imponente castello scenario dell’assassinio nel 1382 della regina di Napoli Giovanna I d’Angiò.
Pietro lascia le redini della gestione al figlio Domenico, ma non rinuncia ad un posto dietro ai fornelli.
Alla passione della cucina affianca quella di ricercatore di funghi e tartufi.
Ancora oggi funghi e tartufi sono fra le peculiarità della sua cucina.
Oggi all’Hotel delle Colline ci accolgono Pietro, sempre nelle vesti di chef, Domenico che gestisce la parte organizzativa, e Maria, moglie di Domenico, che sbriga le faccende amministrative.
Nel futuro? La quarta generazione, rappresentata dai fratelli Pietro e Luca, già collabora affinché l’Hotel delle Colline possa diventare una tradizione lunga secoli.
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